L’asta per la trasmissione delle partite di calcio della Serie A è salva: l’Agcom, il garante per le comunicazioni, ha dato il proprio via libera allo scambio di licenze tra Sky e Mediaset. Ora, in sostanza, manca solo l’OK dell’Antitrust, che sembra essere una pura formalità. La notizia era stata anticipata dall’edizione di ieri del Sole 24 Ore ed è stata confermata nel pomeriggio con la comunicazione da parte di Agcom in merito ai diritti TV relativi al triennio 2015-2018. Nessun problema, dunque, alla concessione a terzi dei pacchetti di partite, consuetudine che va avanti ormai da anni e che consente alle due piattaforme pay TV, Sky e Mediaset, di fornire ai rispettivi abbonati la più ampia selezione possibile di eventi. Niente spezzatino, dunque, in deroga al decreto Melandri che regolamenta la materia.
Il relatore del consiglio dell’Agcom, Antonio Preto, ha così accolto la richiesta di deroga alla Legge Melandri presentata dalla Lega Calcio di serie A in merito al pacchetto costituito da ben 132 partite che saranno trasmesse in esclusiva su tutte le piattaforme nelle stagioni sportive 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018. In Buona sostanza, Mediaset, che si è assicurata le partite delle otto big di Serie A, ma anche le 132 partite che comprendono dunque tutte le altre squadre, potrà rivendere il pacchetto D (costato 300 milioni) a Sky Italia. L’accordo tra le due emittenti, era già stato raggiunto lo scorso 26 giugno, ma sarà ratificato solo dopo il via libera definitivo dell’Antitrust.
Sky, pertanto, trasmetterà per i tre campionati in oggetto, tutte le partite della Serie A su piattaforma satellitare, esattamente come avvenuto nel triennio 2012-2014. Per i tifosi, non cambia sostanzialmente nulla, mentre per la trasmissione delle partite online, visto che non c’è stata alcuna offerta durante l’asta pubblica, la Lega procedere a cessione trattando privatamente con le aziende interessate.
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